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                           ( Quarona - Reggio Calabria 1684 km in 14 giorni )


agos4    Giovedì 4 agosto 2005   Quarona - Pavia   119 km  
Ecco quì le nostre sospirate ferie e sono cominciate nei migliori dei modi, bèh la sveglia non è proprio da ferie infatti è suonata alle 5,20, colazione ultimi preparativi, saluti e baci a tutti e via partenza!!
Ci fermiamo ancora una volta per la foto della partenza e poi via diretti verso Pavia che ridendo e scherzando raggiungiamo a mezzogiorno.
La temperatura del mattino è di 18° arrivando poi a toccare i 38° con l'arrivo del sole uno sbalzo che si fà sentire.
Grazie alla fresca temperatura abbiamo pedalato bene e questo ha contribuito a una bella andatura arrivando a 4 km da Pavia alle 11,45 dove abbiamo deciso di fermarci a pranzare per poi ripartire più tardi verso il campeggio.
Il camping è quello dell'anno scorso e una volta arrivati abbiamo piazzato la tenda, fatto una doccia e poi via in piscina e ciliegina sulla torta anche idromassaggio troppo bello!!! Dopo tutto ciò riposino e per finire cena e poi nanna, che spasso siamo proprio in ferie!!!!
Comunque tenda, 2 persone, piscina, piscina, idromassaggio, doccia con acqua calda senza gettoni 15 € , molto tranquillo e pulito.


agos5    Venerdì 5 agosto 2005   Pavia - Fornovo di Taro   128 km  
Sveglia alle 6,00 e partenza alle 7,00.
Questa tappa per un tratto è uguale alla seconda tappa dell'anno scorso ma siamo passati in mezzo a Piacenza, cosa che non abbiamo fatto nell'altro giro ed è veramente una bella città come pensavo e anche poco caotica, almeno per quello che ho potuto vedere poi magari qualcuno del posto mi smentirà.
Nel mezzogiorno ci siamo fermati a Fiorenzuola in una stupenda trattoria per poi fare la nostra consueta sosta pomeridiana in centro.
Alle 15,30 ripartiamo e a Fidenza ci fermiamo a prendere un gelato, quì un signore ci consiglia di andare all'ufficio informazioni turistiche e farci dare delle cartine e dei numeri di telefono degli ostelli ecc...per la via franchigena che stiamo percorrendo e così seguiamo il consiglio.
Arrivati a Noceto ci fermiamo a telefonare in un agriturismo segnato su di un opuscoletto datoci all'ufficio informazioni, a fatica riusciamo a spiegare dove ci troviamo e chiediamo informazioni per arrivare da loro sottolineando però che siamo in bicicletta.Una volta riattaccato proviamo a seguire le indicazioni dateci ma non combaciavano con la strada davanti a noi così guarda e riguarda la cartina scopro che si trova su di una collina da tutta altra parte di dove siamo noi e che da lì noi non passiamo, così optiamo per seguire il programma originario e fermarci a Fornovo di Taro dove all'inizio del paese abbiamo trovato un albergo.
Ci fermiamo quì doccia, cena e riposo domani ci aspetta una una bella tappa la Cisa!
                                                                         

                                                                                                                                                                                                                                              
agos6   Sabato 6 agosto 2005   Fornovo di Taro - Marina di Carrara   113 km

Bene anche la Cisa è stata superata e nonostante il carico non siamo mai scesi dalla bicicletta. Alle sette ha avuto inizio la nostra salita, alcuni tratti erano tranquilli anche in discesa ma altri tiravano e il carico lo sentivi bene.
Abbiamo fatto conoscenza anche con un signore che ci ha raccontato che negli anni '70- '80 ha fatto per otto volte il giro d'Italia due volte il tour de France, bestiale, ma tornando a noi comuni mortali la vetta l'abbiamo raggiunta alle 11 del mattino. Scesi a Pontremoli sosta del mezzogiorno per ripartire come il solito verso le 15,30, destinazione Marina di Carrara. Lungo la strada abbiamo fatto conoscenza di un altro ciclista, anche questo già avanti d’età. E' partito da Brescia questa mattina per arrivare a Marina di Sarzana, e si è pedalato la bellezza di 250 km beh devo dire complimenti!
Noi n’abbiamo fatti 113 ma il nostro traguardo è ancora lontano.
Il mio pensiero è rivolto al ginocchio di Roberto, che è stato operato in primavera, e che per adesso non dà nessun segno di cedimento, speriamo in bene.

agos7    Domenica 7 agosto 2005    Marina di Carrara - Marina di Bibbona   116 km.
Oggi è stata una tappa tranquilla, abbiamo superato le città di Viareggio, Pisa, Livorno fino ad arrivare a Marina di Bibbona pedalando così 16 km.
Finalmente dopo anni che mi ripromettevo di farlo sono riuscita a vedere la famosissima Torre di Pisa!
 Visto che la temperatura è favorevole abbiamo posticipato la nostra pausa all'una fino a Castiglioncello. Devo affermare che il posto che abbiamo trovato per fare il nostro solito riposino è stato veramente DOC, un parco molto tranquillo e costantemente all'ombra, infatti, ci siamo addormentati fino alle 15,40.Ripartiamo alla volta del nostro campeggio programmato per la sera, e bensì fosse ancora presto, (siamo arrivati in camping alle17,30-17,45 circa), abbiamo preferito fermarci lo stesso, fare bucato e risistemare un po' le nostre cose, per poi uscire a cena e dopo una passeggiata rientrare per andare a riposare.
Oggi abbiamo visto un picchio stupendo con dei colori bellissimi


agos8     Lunedì 8 agosto 2005     Marina di Bibbona - Albinia  141 km
La tappa d’oggi è stata  intensa, abbiamo visto tante cose che non so da dove iniziare per raccontarle tutte.
Inizio subito raccontando che, quando siamo partiti, questa mattina avevamo un bellissimo vento contrario che anche nei tratti in discesa eravamo in ogni caso fermi!
Abbiamo passato le città di  Follonica, Castiglione della Pescaia, Grosseto dove abbiamo sbagliato strada.Usciti da Follonica, per un mio errore di lettura della cartina, ho svoltato all'incrocio sbagliato e invece di finire sul mare a Castiglione siamo finiti in collina.Capito subito che qualcosa non quadrava abbiamo rimediato riportandoci subito sulla strada giusta. Starete pensando che siamo dei fenomeni e non avete tutti i torti.Noi ogni tanto dobbiamo sbagliare qualcosa, se no, non siamo noi! Stavo dimenticando, il vento è cessato ma inizia la salita. Affrontata senza troppi problemi proseguiamo fino trovare un ristorante e poi un posto tranquillo dove riposare.
Verso le 15 ripartiamo diretti a Grosseto e una volta superata c’immettiamo sulla Via Aurelia, strada a due corsie dove le auto e i camion vanno a delle velocità assurde. In ogni modo la strada è ciclabile e giusta non ho sbagliato, tanto è vero che abbiamo visto anche altri ciclisti tra cui due signori cicloturisti come noi con la bandiera della Grecia e dopo un'altra coppia, che bello, dopo un po' un ragazzo in solitaria, come avrei voluto parlargli, chiedere da dove venissero e dove fossero diretti ma sfortuna vuole erano tutti in senso contrario e su quelle strade a due corsie per senso di marcia non si riesce ad attraversare così non ci rimane che salutarci con un caloroso sorriso e un’alzata di mano amichevole, pochi gesti ma carichi d’emozioni.Abbiamo incontrato anche un ragazzo a piedi sembrava in giro da parecchio tempo, si teneva un orecchio forse gli faceva male, ma anche questo proveniva in senso contrario.
Pedala e pedala arriviamo a Fonteblanda dove passiamo in rassegna tantissimi campeggi e nessuno ha posto. Finalmente arriviamo a questo, dove pernotteremo questa notte, nel quale ci affermano che hanno una piazzola libera.  Nel momento in cui chiediamo di poter pagare subito, così che la mattina dopo potessimo partire presto, la risposta della ragazza che ci ha accolto è stata No. Non si poteva pagare subito perché la cassa era già chiusa e avremmo dovuto aspettare fino le nove dell'indomani che riaprisse. Così inizia una discussione tra lei e Roberto, che a sua volta, spiega che noi saremmo partiti presto e che non avremmo aspettato sicuramente le nove per poi partire sotto un sole cuocente. Per ripicca ci sentiamo rispondere che dovevamo solo arrivare prima ad un'ora più accettabile e tutti questi problemi non ci sarebbero stati, nessun commento! Alla fine passava di lì il proprietario del camping e rispiegata la situazione, ci annuncia che in questo caso faceva uno strappo alla regola, ma solo se pagavamo in contanti e giusti, perché non poteva darci il resto poiché la cassa era già chiusa. Il mattino seguente, il custode, avrebbe dovuto rilasciarci la ricevuta. Peccato che alla nostra partenza non c'era nessun guardiano e dopo aver aspettato un po' ce ne siamo andati.
Il panorama che abbiamo attraversato è stupendo. Distese di girasoli, purtroppo molti dei quali secchi o sfioriti. Dove erano ancora in fiore, abbinati a cipressi e colline coltivate, sembrava di essere in un film; senza contare le distese di meloni, pesche e ulivi.Troppo bello, paesaggi da cartolina.
Oggi il campeggio è sul mare ma che sfortuna c'è vento ed oltre ad essere agitato è anche freddo.
Con questa tappa abbiamo raggiunto i 620 km circa ma la meta è ancora lontana

agos9      Martedì 9 agosto 2005    Albinia - Passoscuro    137 km

Come di prassi il nostro caro amico vento soffia contro di noi anche questa mattina. Oggi siamo passati dalla Toscana al Lazio e per non fare sempre la Via Aurelia, con il suo traffico infernale, ci siamo spostati su di una strada provinciale molto più tranquilla, ma dove per trovare un bar, si doveva pedalare per dei chilometri.
Il vento ci ha costretto a viaggiare molto piano e a consumare molte energie, ma anche se un po' tribolati siamo arrivati a Civitavecchia, dove, visto l'ora ci siamo fermati in una trattoria fuori città, mettendoci poi alla ricerca di un po' d'ombra per riposare. Così ci dirigiamo verso una chiesetta, posto solitamente tranquillo, ma nel viale che portava a questa c'erano diverse bancarelle con in vendita molte statue della Madonna. La chiesa era piccola e non capivamo come mai tutto questo movimento, dopo un attimo ci siamo resi conto che era la chiesa dove era stata vista piangere la statua della Madonna.
Ci sembrava poco decoroso accamparci sulle panchine a dormire, così abbiamo scelto di cambiare posto e ci siamo diretti verso il centro città.
Finita la nostra consueta pausa, lasciamo Civitavecchia verso le 15 e la sera arriviamo a Ladispoli come da programma, ma il campeggio non è più per tende, solo per caravan, così iniziamo la nostra ricerca arrivando fino a Passoscuro. Trovato il campeggio e piazzata la tenda facciamo una bellissima doccia e ci mettiamo a fare bucato, dopo di ché cena e nanna.
Nella tappa d’oggi abbiamo passato molte piantagioni d’angurie e pomodori, ma anche Girasoli molto grandi e tutti piantati in modo molto ordinato. Ci sono anche molti terreni dell'esercito, dove grosse balle di fieno marcivano sotto l'acqua, in alcuni casi si poteva vedere la diversità dei vari anni che quel fieno avesse.Un vero spreco.

agos10     Mercoledì 10 agosto 2005      Passoscuro -  Lido dei Pini   85 km

Oggi siamo arrivati alla Capitale, ma anche questa mattina il vento soffiava contrario anche nel tratto dei Colli Romani!
Siamo arrivati in Piazza S. Pietro e dopo le foto di rito abbiamo visitato Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, la Fontana di Trevi, Piazza Venezia, gli scavi archeologici, il Colosseo anche se molti di questi posti non abbiamo potuto visitarli perché eravamo in bici. In ogni caso tutto molto bello, si può notare come costruivano ai tempi dell'antica Roma e gli scavi stanno ancora portando alla luce moltissime cose appartenenti all’antica Roma. Per la strada, antichi cartelli riportavano ancora la vecchia scritta S.P.Q.R.. Per visitare questa splendida città siamo rimasti qui fino a mezzogiorno. A guardare avremmo dovuto fermarci almeno tutta la giornata, ma la nostra avventura ci attende così, dopo la pausa pranzo e la nostra pennichella, ripartiamo e... incredibile riusciamo ad azzeccare subito la strada giusta, proprio quella che avevo pianificato io. Devo affermare che è stato un puro caso di fortuna.
Arrivati a Lido dei Pini abbiamo pedalato solo 85 km, ma dopo tutto non si può pretendere, abbiamo visitato la Capitale e la mattinata è andata solo per quello.
Questa volta siamo riusciti anche a fare il bagno in mare, sempre dopo aver piazzato la tenda, poi doccia e cena.La preoccupazione è arrivata quando non riuscivamo a trovare un posto per mangiare, ma dopo varie informazioni, ecco apparire un ristorante e tutto è tornato tranquillo.
Affermo che non immaginavo fosse così bella e neanche così grande.
Chilometri totali fin qui pedalati 850 circa, metà dell'opera è compiuta.

ago11    Giovedì 11 agosto 2005     Lido dei Pini - Mondragone    160 km
Questa mattina ci siamo alzati e mentre smontavamo la tenda si è messo a piovere, ma per fortuna ha fatto solo due gocce e poi ha smesso così siamo riusciti a partire. All'inizio della mattinata avevamo il vento contro ma poi ha girato a nostro favore tanto è vero che abbiamo pedalato 160 km.
Il panorama è stato stupendo costa, mare e montagne magnifici.
Questa volta, abbiamo saltato la nostra pausa del mezzogiorno, mangiando del grana, un tortino e un gelato per poi ripartire recuperando i chilometri che non avevamo pedalato ieri.

Così siamo arrivati a Mondragone e dopo un attimo di ricerca per il campeggio siamo riusciti a trovarlo e a sistemarci, non è un granché ma lo sbattimento del ragazzo albanese che lo gestiva è stato veramente gradevole, pensate anche se la piazzola era già occupata la mattina seguente, non ha esitato a darcela lo stesso e visto che c'era una macchina posteggiata ha rimediato farla spostare. Sarà anche per guadagnare soldi in più, ma per noi vuol dire molto. Si è sbattuto per cercarci ancora una piazzola libera e quella era l'unica, a confronto di altri che ci hanno assicurato che erano completi anche quando non era vero, è stato molto gentile.
Oggi siamo riusciti a fare il bagno in mare e dopo una doccia, il problema da risolvere era dove poter mangiare. Poco più in là abbiamo trovato un albergo ristorante così abbiamo chiesto se era possibile cenare ma il proprietario ci ha risposto che il cuoco ormai era andato a casa, dimenticavo saranno state le 20,30 circa va beh, lasciamo stare i commenti. Per fortuna proprio a fianco c'è un ristopub il quale non si capiva se fosse aperto o no, così chiediamo e siamo accolti da due ragazzi molto gentili e cordiali i quali ci lasciano caricare anche i nostri telefoni e cosa non da poco abbiamo mangiato molto bene, anche una fettina d'anguria molto buona.

Per la cronaca abbiamo speso 20 € per il camping e 37€ per la cena, la sera precedente solo per la cena abbiamo speso come questi due sommati.


ago12    
Venerdì 12 agosto 2005    Mondragone - S.Agata  125 km

In questa tappa abbiamo superato Pozzuoli, Napoli, Torre del Greco, Sorrento fino a S.Agata e, con tutto quello che si sente di queste zone, non eravamo molto tranquilli, invece è andato tutto ok senza nessun intoppo.
Quando ci siamo alzati pioveva ma fortunatamente ha smesso subito, così abbiamo potuto smontare tutto e partire.
Devo ammettere che la città di Napoli è molto bella, mentre la periferia è molto trasandata con molta sporcizia e degrado.
Una cosa che non è stata semplice da affrontare è il modo in cui vanno in macchina o in moto, fanno manovra ma senza guardare se tu stai passando oppure passano anche se il semaforo è rosso. Devi avere duecento occhi se non vuoi che ti schiacciano. Molto probabilmente sono abituati così ma alla fine i miei nervi erano a pezzi, senza contare il continuo suonare di clacson, magari si salutano tra conoscenti ma tu non capisci se suonano a te oppure no anche perché magari suonano in tre o quattro contemporaneamente.
Devo però affermare che non ci sono solo note negative, l'accoglienza non è mai mancata, la pizza è buona e la mozzarella di bufala è fantastica.
Anche il paesaggio è stato stupendo, il Vesuvio è spettacolare e la sabbia nera è molto affascinante, anche prima di arrivare a Pozzuoli la vista di un bellissimo lago diviso dal mare da una striscia di terra, è fantastico.
Una zona molto bella, per non parlare poi della Costiera Amalfitana, in salita ma con degli scorci mozzafiato.
Arrivati a Sorrento siamo andati verso S.Agata dove il cartello indicava a 7 km da lì, peccato che erano tutti in salita e devo assicurare che dopo i 110 della giornata non sono stati molto piacevoli, se poi aggiungiamo il pensiero che se passavo dalla costa magari era più tranquilla ed evitavo così degli ulteriori stress al ginocchio di Roberto, sono andata in crisi.Quando ho capito che sarebbe stata salita anche dalla parte opposta mi sono calmata.Una volta scollinato siamo arrivati in un paesino e abbiamo trovato un bellissimo agriturismo " Piccolo Paradiso " con stanza vista mare, fantastico. Così una volta fatta la doccia abbiamo fatto bucato e dopo una buonissima cena.

ago13   Sabato 13 agosto 2005   S.Agata - Ogliastro marina  125 km

Nella tappa d’oggi abbiamo potuto osservare dei paesaggi mozzafiato anche se in salita la Costiera Amalfitana offre una vista fantastica.
Passata la Costiera, abbiamo pedalato dei tratti in piano con dei lunghi rettilinei sotto un sole cuocente, tranne che ad Agropoli dove per arrivare a S. Maria di Castellabate bisogna scollinare e quindi riprendere le salite ma sorpresa è una salita dolce senza tirare troppo. Calcolo della tappa perfetto e anche il tempo d’arrivo. I campeggi in zona, poco prima d’Ogliastro Marina, sono tutti sul mare e sognavo già un bellissimo bagno, ma non avevo previsto che su sei campeggi, tutti uno in fila all'altro, nessuno avesse da darci una piazzola per una tenda da due. Fu proprio così sembrava che tutto il mondo si fosse riversato lì! Quello che più  ci ha fatto arrabbiare è, che passando a fianco dei campeggi, si poteva vedere diversi spazi vuoti. Allora non mancavano i posti ma la voglia di accoglierci! Così riprendiamo e andiamo proprio al paese d’Ogliastro Marina dove troviamo un altro camping. Questo ci risponde che prendono solo per un minimo di tre giorni. Visto l'ora abbiamo chiesto se, per favore, potevano lo stesso farci piazzare la tenda, anche nell'entrata, ma non c'è stato verso così abbiamo ripreso la nostra bici e siamo andati avanti. Si stava facendo tardi così ci siamo fermati in un negozio a fare un po' di spesa per la cena e ripartiamo alla ricerca di un angolo dove mettere la tenda, un po' riparato. Il problema è che ormai è buio e la strada davanti a noi è in salita, e neanche un posto dove fermarci poiché siamo a strapiombo sul mare e, a ridosso della montagna dalla parte opposta, non ci rimane che pedalare sperando di trovare una piazzola. La luce lampeggiante dietro e i giubbotti catarifrangenti non sono stati abbastanza quando all'uscita di una curva un'auto ha superato facendoci un pelo di un centimetro, penso di aver perso 20 anni della nostra vita! Ci siamo spaventati moltissimo e lo stress aumentava a dismisura, quando finalmente abbiamo trovato una piazzola adibita ad area pic-nic. Ci siamo fermati e dopo un attimo di calma anche noi ci siamo un po' rilassati.Abbiamo cenato e piazzato la tenda, in lontananza si vedevano le luci di un paese con un porticciolo, eravamo proprio a picco sul mare. La notte non è stata tanto tranquilla. Ad un certo punto si sono fermati dei ragazzi in moto e una ragazza, molto probabilmente un po' brilla, la quale si è messa a chiamarci. Noi non abbiamo risposto e questi dopo un po' se ne sono andati, anche qua abbiamo avuto un attimo di preoccupazione, non si sa mai chi c'è dall'altra parte.

ago14   Domenica 14 agosto 2005  Ogliastro marina - Lido di Tortora  137  km

Usciti dalla tenda questa mattina lo scenario davanti a noi era stupendo, il sole faceva luccicare il mare e in basso si potevano vedere filtrare i raggi tra i pini con sullo sfondo, un porticciolo molto carino, veramente incantevole.
Lasciamo così la nostra piazzola partendo per Lido di Tortora dove ci aspetterà Antonio per ospitarci a casa sua per la notte.
Anche oggi non sono mancate le salite e il sole cuocente non ci hanno risparmiato.
La costa è molto bella, ma anche l'interno con le sue montagne è favoloso.Arrivati in un paesino in montagna ci passa un gregge di pecore e capre e nei pascoli ci sono anche delle mucche, sembra quasi dalle mie parti!
é stata una tappa tutta salita e discesa con tratti impegnativi, magari perché siamo passati all'interno, ma in ogni caso molto belli.
A Maratea si può vedere su un monte un enorme Cristo simile a quello di Rio.
Abbiamo incontrato anche diversi incendi tra i quali anche quello di una casa.
L'accoglienza d’Antonio e i suoi è stata stupenda e per questo li ringraziamo molto, non è male dopo tutti questi km parlare con gente che si conosce, il dormire in un letto è un'altra cosa mica da poco!

ago15   Lunedì 15 agosto 2005  Lido di Tortora - S.Eufemia  134 km
Devo dire che la Calabria è molto bella e montuosa anche se oggi non è stata impegnativa come nei giorni passati.
Quello che oggi crea un po' di problemi è il forte caldo così abbiamo fatto tappa vicino ad un santuario dove oltre all'ombra c'era una bella arietta, così ci siamo fermati fino alle 16.
Nel pomeriggio si è viaggiato molto bene anche a 28 km/h. Certo che per chi fà gare o si allena molto non sarà impegnativo come per noi ma visto il tempo che abbiamo a disposizione per allenarci no è stato molto, perchè pratichiamo anche altri sport oltre che la speleologia, possiamo ritenerci più che soddisfatti.
Una cosa che abbiamo notato che quì i fiumi hanno una buona portata d'acqua e molto pulita.
Fino ad oggi i km pedalati sono 1531, ancora un giorno e mezzo e siamo arrivati al nostro traquardo finale speriamo continui ad andare tutto bene.


aug16  
Martedì 16 agosto 2005   S.Eufemia - Lido di Palmi  85 km

Questa mattina abbiamo iniziato la nostra tappa in piano fino a Pizzo, poi, da qui fino a Vibo Valencia una salita di 472 mt di dislivello per poi iniziare una bellissima discesa alternata da tratti pianeggianti.
Oggi, per problemi di campeggio e di treni poi a Reggio Calabria, abbiamo pedalato solo 85 km fermandoci a Lido di Palmi in un camping tranquillo con piscina.
In questa tappa abbiamo passato distese d’aranceti e ulivi bellissimi.
Ancora domani e poi arrivati, speriamo non capiti il solito imprevisto perché per le 14 dobbiamo essere a Reggio Calabria con i biglietti già pronti e partire con il treno verso la Puglia.

aug17   Mercoledì 17 agosto 2005  Lido di Palmi - Reggio Calabria  63 km

Questa mattina, siamo partiti alle sei, per evitare che i soliti eventuali  imprevisti possano ostacolare il nostro arrivo, per la partenza del treno, eventuale cartoline ecc..
Giusto per concludere in bellezza come iniziamo a pedalare troviamo subito una bellissima salita, nessun bar nelle vicinanze così la nostra colazione si sposta dopo un po' di km di pura salita. Ad un certo punto un profumo di briosh ci accoglie scatenando un buco nello stomaco di entrambi e, infatti, poco dopo troviamo un bar che sfornava briosh calde e dove tutta la gente si fermava perché l'unico nella zona.Ripartiamo con calma e parlando con Roberto di grotte, corsi e via dicendo, arriviamo in cima alla salita senza nemmeno renderci conto, quasi!
Così inizia la discesa e dopo un po' iniziamo a vedere i piloni dello stretto di Messina, e i km sui cartelli che indicano Reggio Calabria continuano a diminuire.
Arrivati a Villa San Giovanni manca una decina di km ma, vuoi per la voglia di arrivare, vuoi per il continuo sali e scendi, questi sembrano eterni.
Evviva siamo arrivati, anche questa volta ci siamo riusciti abbiamo attraversato l'Italia in bici senza l'aiuto di nessun altro mezzo, siamo contentissimi.
Fatto le foto di rito andiamo subito a fare i biglietti, una volta sistemati andiamo a comperare le cartoline e ci mangiamo un gelato, ricompensa per la nostra impresa.
KM totali 1684 mentre giornalieri 63 km.  




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