Bene anche la Cisa è stata
superata e nonostante il carico non siamo mai scesi dalla bicicletta. Alle sette
ha avuto inizio la nostra salita, alcuni tratti erano tranquilli anche in
discesa ma altri tiravano e il carico lo sentivi bene.
Abbiamo fatto conoscenza anche con un signore che ci ha raccontato che negli
anni '70- '80 ha fatto per otto volte il giro d'Italia due volte il tour de
France, bestiale, ma tornando a noi comuni mortali la vetta l'abbiamo raggiunta
alle 11 del mattino. Scesi a Pontremoli sosta del mezzogiorno per ripartire
come il solito verso le 15,30, destinazione Marina di Carrara. Lungo la strada
abbiamo fatto conoscenza di un altro ciclista, anche questo già avanti d’età. E'
partito da Brescia questa mattina per arrivare a Marina di Sarzana, e si è
pedalato la bellezza di 250 km beh devo dire complimenti!
Noi n’abbiamo fatti 113 ma il nostro traguardo è ancora lontano.
Il mio pensiero è rivolto al ginocchio di Roberto, che è stato operato in
primavera, e che per adesso non dà nessun segno di cedimento, speriamo in bene.
Come di prassi il nostro caro
amico vento soffia contro di noi anche questa mattina. Oggi siamo passati dalla
Toscana al Lazio e per non fare sempre la Via Aurelia, con il suo traffico
infernale, ci siamo spostati su di una strada provinciale molto più tranquilla,
ma dove per trovare un bar, si doveva pedalare per dei chilometri.
Il vento ci ha costretto a viaggiare molto piano e a consumare molte energie,
ma anche se un po' tribolati siamo arrivati a Civitavecchia, dove, visto l'ora
ci siamo fermati in una trattoria fuori città, mettendoci poi alla ricerca di
un po' d'ombra per riposare. Così ci dirigiamo verso una chiesetta, posto
solitamente tranquillo, ma nel viale che portava a questa c'erano diverse
bancarelle con in vendita molte statue della Madonna. La chiesa era piccola e
non capivamo come mai tutto questo movimento, dopo un attimo ci siamo resi
conto che era la chiesa dove era stata vista piangere la statua della Madonna.
Ci sembrava poco decoroso accamparci sulle panchine a dormire, così abbiamo
scelto di cambiare posto e ci siamo diretti verso il centro città.
Finita la nostra consueta pausa, lasciamo Civitavecchia verso le 15 e la sera
arriviamo a Ladispoli come da programma, ma il campeggio non è più per tende,
solo per caravan, così iniziamo la nostra ricerca arrivando fino a Passoscuro. Trovato
il campeggio e piazzata la tenda facciamo una bellissima doccia e ci mettiamo a
fare bucato, dopo di ché cena e nanna.
Nella tappa d’oggi abbiamo passato molte piantagioni d’angurie e pomodori, ma
anche Girasoli molto grandi e tutti piantati in modo molto ordinato. Ci sono
anche molti terreni dell'esercito, dove grosse balle di fieno marcivano sotto
l'acqua, in alcuni casi si poteva vedere la diversità dei vari anni che quel
fieno avesse.Un vero spreco.
Oggi siamo arrivati alla Capitale,
ma anche questa mattina il vento soffiava contrario anche nel tratto dei Colli
Romani!
Siamo arrivati in Piazza S. Pietro e dopo le foto di rito abbiamo visitato
Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, la Fontana di Trevi, Piazza Venezia, gli
scavi archeologici, il Colosseo anche se molti di questi posti non abbiamo
potuto visitarli perché eravamo in bici. In ogni caso tutto molto bello, si può
notare come costruivano ai tempi dell'antica Roma e gli scavi stanno ancora
portando alla luce moltissime cose appartenenti all’antica Roma. Per la strada,
antichi cartelli riportavano ancora la vecchia scritta S.P.Q.R.. Per visitare
questa splendida città siamo rimasti qui fino a mezzogiorno. A guardare avremmo
dovuto fermarci almeno tutta la giornata, ma la nostra avventura ci attende
così, dopo la pausa pranzo e la nostra pennichella, ripartiamo e... incredibile
riusciamo ad azzeccare subito la strada giusta, proprio quella che avevo
pianificato io. Devo affermare che è stato un puro caso di fortuna.
Arrivati a Lido dei Pini abbiamo pedalato solo 85 km, ma dopo tutto non si può
pretendere, abbiamo visitato la Capitale e la mattinata è andata solo per
quello.
Questa volta siamo riusciti anche a fare il bagno in mare, sempre dopo aver
piazzato la tenda, poi doccia e cena.La preoccupazione è arrivata quando non
riuscivamo a trovare un posto per mangiare, ma dopo varie informazioni, ecco
apparire un ristorante e tutto è tornato tranquillo.
Affermo che non immaginavo fosse così bella e neanche così grande.
Chilometri totali fin qui pedalati 850 circa, metà dell'opera è compiuta.
In questa tappa abbiamo superato
Pozzuoli, Napoli, Torre del Greco, Sorrento fino a S.Agata e, con tutto quello
che si sente di queste zone, non eravamo molto tranquilli, invece è andato
tutto ok senza nessun intoppo.
Quando ci siamo alzati pioveva ma fortunatamente ha smesso subito, così abbiamo
potuto smontare tutto e partire.
Devo ammettere che la città di Napoli è molto bella, mentre la periferia è
molto trasandata con molta sporcizia e degrado.
Una cosa che non è stata semplice da affrontare è il modo in cui vanno in
macchina o in moto, fanno manovra ma senza guardare se tu stai passando oppure
passano anche se il semaforo è rosso. Devi avere duecento occhi se non vuoi che
ti schiacciano. Molto probabilmente sono abituati così ma alla fine i miei
nervi erano a pezzi, senza contare il continuo suonare di clacson, magari si
salutano tra conoscenti ma tu non capisci se suonano a te oppure no anche perché
magari suonano in tre o quattro contemporaneamente.
Devo però affermare che non ci sono solo note negative, l'accoglienza non è mai
mancata, la pizza è buona e la mozzarella di bufala è fantastica.
Anche il paesaggio è stato stupendo, il Vesuvio è spettacolare e la sabbia nera
è molto affascinante, anche prima di arrivare a Pozzuoli la vista di un
bellissimo lago diviso dal mare da una striscia di terra, è fantastico.
Una zona molto bella, per non parlare poi della Costiera Amalfitana, in salita
ma con degli scorci mozzafiato.
Arrivati a Sorrento siamo andati verso S.Agata dove il cartello indicava a 7 km
da lì, peccato che erano tutti in salita e devo assicurare che dopo i 110 della
giornata non sono stati molto piacevoli, se poi aggiungiamo il pensiero che se
passavo dalla costa magari era più tranquilla ed evitavo così degli ulteriori
stress al ginocchio di Roberto, sono andata in crisi.Quando ho capito che
sarebbe stata salita anche dalla parte opposta mi sono calmata.Una volta scollinato
siamo arrivati in un paesino e abbiamo trovato un bellissimo agriturismo "
Piccolo Paradiso " con stanza vista mare, fantastico. Così una volta fatta
la doccia abbiamo fatto bucato e dopo una buonissima cena.
Nella tappa d’oggi abbiamo potuto
osservare dei paesaggi mozzafiato anche se in salita la Costiera Amalfitana
offre una vista fantastica.
Passata la Costiera, abbiamo pedalato dei tratti in piano con dei lunghi rettilinei
sotto un sole cuocente, tranne che ad Agropoli dove per arrivare a S. Maria di
Castellabate bisogna scollinare e quindi riprendere le salite ma sorpresa è una
salita dolce senza tirare troppo. Calcolo della tappa perfetto e anche il tempo
d’arrivo. I campeggi in zona, poco prima d’Ogliastro Marina, sono tutti sul
mare e sognavo già un bellissimo bagno, ma non avevo previsto che su sei
campeggi, tutti uno in fila all'altro, nessuno avesse da darci una piazzola per
una tenda da due. Fu proprio così sembrava che tutto il mondo si fosse
riversato lì! Quello che più ci ha fatto arrabbiare è, che passando a
fianco dei campeggi, si poteva vedere diversi spazi vuoti. Allora non mancavano
i posti ma la voglia di accoglierci! Così riprendiamo e andiamo proprio al
paese d’Ogliastro Marina dove troviamo un altro camping. Questo ci risponde che
prendono solo per un minimo di tre giorni. Visto l'ora abbiamo chiesto se, per
favore, potevano lo stesso farci piazzare la tenda, anche nell'entrata, ma non
c'è stato verso così abbiamo ripreso la nostra bici e siamo andati avanti. Si
stava facendo tardi così ci siamo fermati in un negozio a fare un po' di spesa
per la cena e ripartiamo alla ricerca di un angolo dove mettere la tenda, un
po' riparato. Il problema è che ormai è buio e la strada davanti a noi è in
salita, e neanche un posto dove fermarci poiché siamo a strapiombo sul mare e,
a ridosso della montagna dalla parte opposta, non ci rimane che pedalare
sperando di trovare una piazzola. La luce lampeggiante dietro e i giubbotti catarifrangenti
non sono stati abbastanza quando all'uscita di una curva un'auto ha superato
facendoci un pelo di un centimetro, penso di aver perso 20 anni della nostra
vita! Ci siamo spaventati moltissimo e lo stress aumentava a dismisura, quando
finalmente abbiamo trovato una piazzola adibita ad area pic-nic. Ci siamo
fermati e dopo un attimo di calma anche noi ci siamo un po' rilassati.Abbiamo
cenato e piazzato la tenda, in lontananza si vedevano le luci di un paese con
un porticciolo, eravamo proprio a picco sul mare. La notte non è stata tanto
tranquilla. Ad un certo punto si sono fermati dei ragazzi in moto e una ragazza,
molto probabilmente un po' brilla, la quale si è messa a chiamarci. Noi non
abbiamo risposto e questi dopo un po' se ne sono andati, anche qua abbiamo
avuto un attimo di preoccupazione, non si sa mai chi c'è dall'altra parte.
Usciti dalla tenda questa mattina
lo scenario davanti a noi era stupendo, il sole faceva luccicare il mare e in
basso si potevano vedere filtrare i raggi tra i pini con sullo sfondo, un
porticciolo molto carino, veramente incantevole.
Lasciamo così la nostra piazzola partendo per Lido di Tortora dove ci aspetterà
Antonio per ospitarci a casa sua per la notte.
Anche oggi non sono mancate le salite e il sole cuocente non ci hanno risparmiato.
La costa è molto bella, ma anche l'interno con le sue montagne è favoloso.Arrivati
in un paesino in montagna ci passa un gregge di pecore e capre e nei pascoli ci
sono anche delle mucche, sembra quasi dalle mie parti!
é stata una tappa tutta salita e discesa con tratti impegnativi, magari perché
siamo passati all'interno, ma in ogni caso molto belli.
A Maratea si può vedere su un monte un enorme Cristo simile a quello di Rio.
Abbiamo incontrato anche diversi incendi tra i quali anche quello di una casa.
L'accoglienza d’Antonio e i suoi è stata stupenda e per questo li ringraziamo
molto, non è male dopo tutti questi km parlare con gente che si conosce, il
dormire in un letto è un'altra cosa mica da poco!
Questa mattina abbiamo iniziato la
nostra tappa in piano fino a Pizzo, poi, da qui fino a Vibo Valencia una salita
di 472 mt di dislivello per poi iniziare una bellissima discesa alternata da
tratti pianeggianti.
Oggi, per problemi di campeggio e di treni poi a Reggio Calabria, abbiamo
pedalato solo 85 km fermandoci a Lido di Palmi in un camping tranquillo con
piscina.
In questa tappa abbiamo passato distese d’aranceti e ulivi bellissimi.
Ancora domani e poi arrivati, speriamo non capiti il solito imprevisto perché
per le 14 dobbiamo essere a Reggio Calabria con i biglietti già pronti e
partire con il treno verso la Puglia.
Questa mattina, siamo partiti alle
sei, per evitare che i soliti eventuali imprevisti possano ostacolare il
nostro arrivo, per la partenza del treno, eventuale cartoline ecc..
Giusto per concludere in bellezza come iniziamo a pedalare troviamo subito una
bellissima salita, nessun bar nelle vicinanze così la nostra colazione si
sposta dopo un po' di km di pura salita. Ad un certo punto un profumo di briosh
ci accoglie scatenando un buco nello stomaco di entrambi e, infatti, poco dopo
troviamo un bar che sfornava briosh calde e dove tutta la gente si fermava
perché l'unico nella zona.Ripartiamo con calma e parlando con Roberto di
grotte, corsi e via dicendo, arriviamo in cima alla salita senza nemmeno
renderci conto, quasi!
Così inizia la discesa e dopo un po' iniziamo a vedere i piloni dello stretto
di Messina, e i km sui cartelli che indicano Reggio Calabria continuano a
diminuire.
Arrivati a Villa San Giovanni manca una decina di km ma, vuoi per la voglia di
arrivare, vuoi per il continuo sali e scendi, questi sembrano eterni.
Evviva siamo arrivati, anche questa volta ci siamo riusciti abbiamo
attraversato l'Italia in bici senza l'aiuto di nessun altro mezzo, siamo
contentissimi.
Fatto le foto di rito andiamo subito a fare i biglietti, una volta sistemati andiamo
a comperare le cartoline e ci mangiamo un gelato, ricompensa per la nostra
impresa.
KM totali 1684 mentre giornalieri 63 km.